Unesco, feste del grano e identità
Un nuovo tassello in direzione del riconoscimento Unesco per le feste del grano fra Campania e Molise. E’ il progetto, promosso dalla Regione Campania con la consulenza, scientifica del laboratorio di antropologia del Suor Orsola Benincasa e degli antropologi Marino Niola, Elisabetta Moro, Helga Sanità e la partecipazione delle comunità protagoniste. Questa mattina, alle 10, la presentazione presso la biblioteca Pagliara del Suor Orsola Benincasa di Napoli. “Il progetto, intitolato ‘Rituali e carri artistici del grano. Ricerche e studi finalizzati all’elaborazione di un dossier di candidatura di rete per l’iscrizione nella lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità Unesco’, vincitore del bando della Regione Campania, – spiega la professoressa Sanità – è il risultato di un percorso cominciato nel 2015 quando i comuni di Fontanarosa, Flumeri, Mirabella, Villanova, San Marco dei Cavoti (Bn), Foglianise (Bn) e Jelsi (Cb) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa e una convenzione, affidando al Suor Orsola Benicasa uno studio di fattibilità per l’elaborazione di una proposta di candidatura di rete Unesco delle feste legate al ciclo del grano. In tutte queste comunità il grano diventa seme di vita comunitaria e materia artistica che, nelle mani di sapienti artigiani, dà vita a macchine spettacolari, carri, gigli, obelischi alti fino a 30 metri. Si tratta di riti, accomunati dalla presenza del grano, che diventano veri e propri dispositivi identitari, campanili capaci di creare comunità, di favorire la partecipazione corale. E’ così che più comuni diventano un’unica comunità di rete, che desidera condividere le sue tradizioni con il resto del mondo, uscire dai confini regionali e nazionali. Centrale in questo percorso il simbolo del grano, legato all’economia del mar Mediterraneo e dunque alla dieta mediterranea, già patrimonio Unesco. Primo risultato l’iscrizione delle feste del grano nell’inventario Ipic della Regione Campania e in quello del Ministero dei beni culturali. Il nuovo finanziamento della Regione ha permesso di intensificare la ricerca etnografica su questi particolari rituali, coinvolgendo le comunità interessate, di completare la schedatura delle feste per gli inventari nazionali, organizzare giornate di studi e produrre pubblicazioni. Questo incontro sarà anche l’occasione per presentare il sito legato alle feste del grano e un spot che racconti la candidatura dei carri. Si carica di un valore certamente forte il fatto che questi riti abbiano caratteristiche peculiari in ogni comune ma questa diversità si risolva in una radice comune”. Non ha dubbi Sanità “il riconoscimento Unesco può rappresentare un’occasione di riscatto peri il Sud, una vetrina per le aree interne. L’iter è ancora lungo, il dossier sarà presentato al comitato nazionale Unesco e al Ministero dei beni culturali per passare poi all’ufficio di Parigi. Si tratta un dossier, frutto dell’impegno di giovani antropologi che hanno raccolto interviste, presentato filmati, a partire da una vera ricerca sul campo. E a chi mi chiede se sia ottimista sull’esito della candidatura rispondo di sì.
Del resto, si tratta di un modello già accettato per altre candidature di rete come le macchine a spalla”. Interverranno il rettore del Suor Orsola Lucio D’Alessandro. Enrico Maria Corbi, direttore del dipartimento di scienze formative, Paola Villani, direttrice del dipartimento di scienze umanistiche del Suor Orsola, i rappresentanti istituzionali delle Regioni Campania e Molise, l’assessore allo sviluppo e al turismo della Regione Campania Corrado Matera. la direttrice generale per le politiche culturali della Regione Rosanna Romano, la dirigente dell’ufficio di staff per la promozione dei beni culturali della Regione Nadia Murolo, gli antropologi Marino Niola e Helga Sanità, Elisabetta Moro, Pierluigi Petrillo, Unesco chiar holder, Helga Sanità, Letizia Bindi dell’Università del Molise, Angelo Giusto, presidente emerito commissione regionale sanità, Roberta Tucci, già funzionarla dell’istituto centrale per il catalogo e la documentazione del Mibact, Luisa Bocciero e Antonio Valiante, Alessandro Zagarella, coordinatore della cattedra Unesco della Sapienza, le ricercatrici del Suor Orsola Rossella Galletti e Mariangela Bianco. Seguirà la tavola rotonda “Insieme verso l’Unesco. Strategie di condivisione patrimoniale” moderata da Giuseppe Silvestri, presidente Unpli con la partecipazione dei sindaci di Mirabella, Fontanarosa, Flumeri e della presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio.