A Flumeri l’alzata del giglio

«Creare una rete regionale dei sindaci e delle Pro Loco, per promuovere il turismo, valorizzando le aree interne, ricche di tradizioni popolari». Così, il presidente provinciale dell’Unpli Giuseppe Silvestri, individua nelle manifestazioni di folklore una strategia di sviluppo del territorio che può costituire un’interessante alternativa al consueto turismo costiero. L’Irpinia rinnova le sue usanze secolari, con le sfilate di carri, gigli, obelischi, realizzati artigianalmente, con l’intreccio delle pagliuzze di grano.
Domani, a Flumeri, la rinomata alzata del giglio in onore di San Rocco. «Una manifestazione che affonda le radici in epoca romana», dice il consigliere comunale Nicolino Del Sordo. « Guardiamo alla provincia con entusiasmo», dice l’assessore alla Cultura del Comune di Avellino, Michela
Mancusi. L’obelisco sarà alzato, con la forza delle braccia, dalla posizione orizzontale a quella verticale. «Da tempoconclude il sindaco di Mirabella Eclano Franco Caponecerchiamo di raggiungere dall’Unesco il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità». Con i Comuni di
Villanova e Fontanarosa, avviato uno studio antropologico sul significato dei carri.

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